Saipem, conti record e ritorno alla redditività- Corriere.it

2022-08-08 07:43:11 By : Mr. Jie Miao

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I conti contro ogni aspettativa di Saipem sorprendono gli analisti e tonificano il titolo, che nella prima metà della seduta a Piazza Affari schizza a +5%. Dopo il profit warning di inizio anno e una perdita sul 2021 di 2,5 miliardi, l’amministratore delegato Francesco Caio sfoggia il suo miglior sorriso nel commentare i conti: «Abbiamo costruito una piattaforma per una crescita sostenibile e profittevole; la macchina è ripartita, e si sta riprendendo molto bene». Un primo semestre caratterizzato sì di crescita, ma anche dal ritorno alla redditività operativa. La società specializzata in oil&gas ha infatti ridotto la perdita netta a 130 milioni di euro nei primi sei mesi contro i 779 milioni dell’analogo periodo del 2021. I ricavi sono cresciuti del 39% oltre i 4,43 miliardi di euro, mentre è tornato positivo il margine operativo lordo a 321 milioni, contro una perdita di 266 milioni nel primo semestre del 2021. Bene anche gli ordini acquisiti, oltre 4,22 miliardi, che portano il totale del portafoglio a 22,98 miliardi (24,59 miliardi con le società non consolidate), nonostante i 180 milioni in meno per la cancellazione del contratto Moscow Refinery in Russia nel secondo trimestre e la sospensione delle attività di perforazione della piattaforma galleggiante (jackup) Perro Negro 8.

«Sulla base di questi risultati guardiamo con fiducia agli obiettivi dell’anno e di piano grazie anche al completamento della Manovra finanziaria positivamente conclusa con l’aumento di capitale il 15 luglio», ha commentato il ceo. E a chi gli chiedeva i motivi della tempistica decisa per la ricapitalizzazione (2 miliardi necessari per il risanamento finanziario e il rilancio industriale), il ceo spiega: «Noi avevamo una finestra abbastanza ampia per capire con gli azionisti quando lanciare l’aumento. Abbiamo deciso di farlo adesso perché esistono oggi condizioni mercato che ci lasciano vedere prospettive di crescita importanti». Il business plan 2022-25 di Saipem è confermato tra cui per il 2022 oltre 500 milioni di Ebitda adjusted e indebitamento finanziario netto post IFRS-16 a fine anno a circa 800 milioni di euro. Secondo il dg Alessandro Puliti, affiancato a Caio da Eni a febbraio, Saipem ha raggiunto «quasi il 50% del valore delle azioni previste annunciate nel Piano» lo scorso 24 marzo. Tra questi la «rifocalizzazione degli ordini», che per il 54% sono sulle attività «offshore» e per il 65% sul gas, e l’impegnando della flotta navale al 99% per il 2022 e al 74% nel 2023. Sul fronte dei costi sono stati tagliati 120 milioni di euro.

Puliti ha poi indicato «segnali di ripresa» nel settore dei robot sottomarini, con le attività del sottomarino FlatFish per Shell e Petrobras in Brasile e il completamento di due progetti eolici, a cui si aggiungono le cessioni delle attività di perforazione su terra a Kca Deutag per 550 milioni avvenute a giugno più il 10% di partecipazione nel nuovo veicolo (Kcad) e l’alienazione della nave metaniera Cidade de Victoria per 73 milioni di euro in Brasile. Mettendo in fila tutte queste operazioni, Saipem prevede di realizzare un flusso di cassa di 500 milioni di euro nella seconda metà dell’anno, afferma il direttore finanziario Paolo Calcagnini, arrivato a maggio in quota Cdp. Tra il 2023 e il 2028 Saipem ha emissioni obbligazionarie in scadenza per un totale di 2 miliardi di euro, pari all’aumento di capitale appena concluso, in 4 tranche da 500 milioni ciascuna: nel 2023, nel 2025, nel 2026 e nel 2028.

Puliti ha aggiornato gli analisti sui progetti futuri. Saipem non si aspetta una ripresa delle attività del progetto Gnl in Mozambico entro l’anno: «I costi di mantenimento delle strutture vengono coperti dal cliente (Total, ndr) su base rimborsabile, quindi non incorriamo in extra-costi a causa della sospensione». Sospese nell’aprile del 2021 per «cause di forza maggiore» a seguito di attacchi terroristici nel Paese, potrebbero riprendere eventualmente «all’inizio del 2023». «Quello che noi osserviamo nel mondo è una forte domanda di infrastrutture energetiche e Saipem ha un portafoglio di tecnologie che può mettere a servizio di tutta questa domanda e siamo al servizio anche dell’Italia» soprattutto sul fronte «del Pnrr o delle iniziative che il governo sta prendendo per far sì che il Paese acceleri sul versante dell’infrastrutturazione energetica», osserva Caio.

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