Pedemontana, in 14 rischiano il processo per l’operaio morto - CorrieredelVeneto.it

2022-08-08 07:44:12 By : Mr. Xian Chu Zhang

MALO(VICENZA) Un’inchiesta passata di mano a due pubblici ministeri, una guerra di perizie e consulenze su chiodi e bulloni, e un tratto di cantiere dissequestrato solo a novembre. A distanza di quasi quattro anni dalla morte di un operaio nel cantiere della superstrada Pedemontana Veneta a Malo, in località San Tomio, il pm Angelo Parisi ha notificato gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari per omicidio colposo a dodici persone (con due nuovi indagati quindi) e a due aziende. E cioè il Consorzio Stabile Sis di Torino che sta realizzando la grande opera viabilistica, e la società (inserita nel Consorzio) Inc Spa di Torino, che aveva alle proprie dipendenze il 54enne che il 19 aprile del 2016 è rimasto travolto da un masso da 50 metri cubi che si era staccato dalla volta della galleria di collegamento tra Malo e Castelgomberto. Una parte della calotta «non ancora bullonata», senza i bulloni di ancoraggio previsti però nel progetto, come evidenziato anche dalla perizia voluta dal giudice Massimo Gerace. Tra le contestazioni della procura anche quella di non aver svolto «alcuna idonea indagine volta ad accertare lo stato di discontinuità nella roccia». Di aver scavato «per sfondi continui di roccia, riducendo tempistiche e spese». Un tratto di cantiere, quello dove c’è stato l’incidente, dissequestrato solo dopo tre anni. Vittima Sebastiano La Ganga, operaio messinese che si era trasferito assieme alla famiglia nel Vicentino per quel lavoro, nel frattempo risarcita con un milione di euro.

Il cantiere della Pedemontana (archivio)

Come detto sono quattordici gli indagati, nessun vicentino e comprese le due Spa affidatarie dei lavori che rispondono di illeciti amministrativi. Avranno ora venti giorni di tempo per farsi interrogare o depositare memorie difensive attraverso gli avvocati Giuseppe Ciaramella e Yasmine Della Croce di Torino, e Valerio Guazzarini e Matteo Leonida Mattheudakis di Bologna. A rischiare il processo sono il direttore di cantiere Luigi Cordaro, procuratore speciale delle due società che avrebbe «disposto l’avanzamento dello scavo in difformità del progetto» che prevedeva, per ogni volata (perforazione della roccia con l’esplosivo), ad ogni avanzamento del fronte di scavo, «una chiodatura completa su tutta la sezione con chiodi e bulloni di sei metri» riporta il capo di imputazione; Claudio Dogliani, amministratore delegato di Inc Spa, Matterino Dogliani e Hevia Jaine Dominguez Valdes, rispettivamente presidente del Cda e amministratore delegato di Sis; Ferruccio Barbiero, dipendente Sis e capo imbocco dei lavori di costruzione della galleria, accusato di non aver «impedito ai lavoratori di accedere a zone dove persisteva il pericolo di crollo grave e immediato», in particolare «all’accesso al fronte di scavo non protetto con bulloni come invece doveva esserlo secondo progetto». Ad aver ricevuto l’avviso di conclusione indagini anche Roberto Bonomi, responsabile dei lavori per conto del concessionario Spv srl, coordinatore sicurezza in fase progettuale per Sis, a cui viene contestato di aver «omesso di rappresentare il rischio di crollo a seguito delle operazioni di disgaggio rispetto alle discontinuità di roccia»; Massimiliano Buzzi, coordinatore dei lavori e della sicurezza del cantiere; Adriano Turso, direttore dei lavori per conto di Spv; Fabio Saretta, dipendente di Sis e assistente alla direzione di cantiere, che si è scoperto indagato solo ora. Sul fronte rilievi geologici-geotecnici ci sono invece: Carlo Alessio, amministratore della società Ak Ingegneria Geotecnica e responsabile di geologia per Sis, accusato di aver «omesso di evidenziare la mancanza parziale dei bulloni su parte della calotta» nella sezione A e «la mancanza di bulloni da 6 metri nello scavo di allargo» di un’altra sezione; Cristiana Beneggi, direttore operativo esperto geotecnico per conto della società Ingegneria Spm, e infine, (indagato «nuovo») Cataldo Li Puma, dipendente di Sipal spa.

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